Come abbiamo già visto nei post precedenti, il cambiamento non è il risultato dell’apprendimento. E davanti ad una situazione di mutamento improvviso, reagiamo mediamente in uno di questi modi .
A questo aggiungiamo anche che SOLO IL 16% DELLA POPOLAZIONE (innovatori e disponibili) cambia comportamento anche al solo mutare delle CONOSCENZE anche se con tempi diversi.
Il restante 84% della popolazione necessita di altri tipi di intervento (modifiche ambientali, azioni sui gruppi di riferimento, acquisizione di nuove capacità)
Con queste dimensioni in mente, affrontiamo ora i primi tre stadi di questo processo.
#1 – FUORI FUOCO
Trovarsi in questo stadio è un po’ come avere il mirino fuori fuoco.
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- Ci si sente oppressi, scioccati, traumatizzati e storditi.
- Possono insorgere difficoltà nel pensare, nel sentire, nel concentrarsi o nel pianificare.
- In alcuni casi ci si trova nell’immobilismo, ovvero nella condizione di non riuscire a fare alcuna azione
- Ci si sente circondati dalla solitudine, disconnessi e si comincia non credere più a niente
COME SUPPORTATE QUESTA FASE
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- Date attività chiare e semplici
- Offrite assistenza diretta per un aiuto
- Enfatizza lo sviluppo della lista “cose da fare”
- Fornite un’ancora di salvezza ponendo il focus sulle priorità e sui dettagli
#2 – NEGAZIONE
Questo stadio ci permette di difenderci un po’
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- Ci si sta spostando dalla posizione sfocata, cercando di rimettere in ordine le cose.
- Si è in fase di negazione, ma dal di fuori sembra che tutto vada bene.
- La sfida sarà quella di trovare il coraggio e l’abilità di correre qualche rischio cercando di andare avanti
- Si va avanti come se nulla fosse successo.
COME SUPPORTATE QUESTA FASE
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- Prenditi il tempo per ascoltare fatti ed emozioni
- Minimizza compiti, attività e informazioni superflue o aggiuntive
- Cerca di essere un check-point della realtà, riassumendo quello che ascolti
- Trascina le persone nel dialogo
- Fornisci un feedback gentile
#3 – LE PROFONDITÀ DEL CAMBIAMENTO
Questo stadio obbliga a fronteggiare la realtà della situazione
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- Ci si interroga su tutto e su tutti. Tipo Perché a me? Perché ora?
- Ci si sente controllati dall’ambiente esterno. E ce la prendiamo con noi stessi per aver permesso che questo accadesse
- Si sente l’aumentare di un senso di oppressione, apatia, con poco controllo sulla situazione o su ciò che proviamo
- Ci si può sentire estremamente arrabbiati
- Il cercare di risolvere le cose può portare ad un abbassamento dei livelli di autostima e ad una rivalutazione di sé stessi in negativo
COME SUPPORTATE QUESTA FASE
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- Non giudicare le persone!
- Poni domande non interrogative
- Incoraggia l’uso di interazioni/relazioni supportive
- Crea piccoli eventi per modellare il nuovo stato
- Poni il focus su ciò che è stato assegnato (senza esagerare)
- Ri-delimita il futuro come una terra di possibilità
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