IL 60% DI TUTTE LE COMUNICAZIONI UMANE NON È VERBALE: È LINGUAGGIO DEL CORPO. IL 30% È NEL TONO. VALE A DIRE CHE IL 90% DI QUELLO CHE SI COMUNICA NON ESCE DALLA NOSTRA BOCCA
Comunicare non vuol dire essere d’accordo, pensarla allo stesso modo o volere le stesse cose. Vuol dire percorrere le stesse strade con modalità diverse, insieme ad altri e non solo vicini.
Comunicare e avere ragione sono due mondi diversi.
Avere ragione indica saper portare a proprio vantaggio fatti e dati per spuntarla sull’altro. Comunicare, invece, significa saper condividere con un’altra persona ciò che penso – parte cognitiva e quindi razionale – e ciò che sento – la parte emotiva. Si parla di testa e di pancia. Per distinguere questi due livelli che compongono la comunicazione individuiamo la mente razionale e la mente emotiva.
La stragrande maggioranza delle persone è convinta di saper comunicare. Non solo non è così, ma è vero il contrario: la stragrande maggioranza delle persone non ha mai imparato a farlo veramente.
Un bravo comunicatore:
- Ha il 100% di responsabilità che l’altro lo capisca. Questo non salva da malintesi o incomprensioni, ma è un atteggiamento mentale che porta risultati migliori.
- Deve avere le idee chiare. Se non hai le idee chiare lui, come si possono comunicare in maniera che gli altri capiscano?
- Le deve esporre in maniera chiara. Ogni tipo di comunicazione, scrivere una mail, un blog, un documento, parlare insieme ad una persona, prevede delle regole da seguire.
- Deve saper ascoltare. La comunicazione non è un processo unidirezionale! Chi sa comunicare bene sa anche ascoltare, ascoltare davvero, cioè interessarsi a cosa pensa e sente l’altro. Farà domande invece di interpretare e dedurre. Comunicare è un atto di coraggio, forza, sicurezza e di apertura.
- È disposto a pagarne il prezzo. Pochi, pochissimi di noi sanno davvero comunicare, perché richiede il coraggio di aprirsi all’altro manifestando cosa si pensa e cosa si prova, mentre spesso è più semplice chiudersi e non manifestare nulla per timore di essere giudicati e di sbagliare.
IL MOMENTO VALUTATIVO: COME POSSO LIMITARE GLI ERRORI?
La comunicazione parte non dalla bocca che parla ma dall’orecchio che ascolta.
Per comunicare è necessario avere un buon rapporto prima di tutto con sé stessi, in modo da essere consapevoli del proprio pensiero e delle proprie emozioni per poi poterle trasmettere ad altri.
Prima di scegliere una franchise, il vostro candidato deve parlare con la propria famiglia e i propri cari. Tutti devono essere consapevoli di come questa nuova avventura potrebbe avere un impatto anche su di loro. Una buona comunicazione aiuta a forgiare la lealtà e la fiducia. Con la casa madre, con gli altri affiliati, con il personale, i clienti.
Valutando ti aiuta a considerare e vagliare questo aspetto del tuo candito ideale sul piano umano e imprenditoriale.
E ricorda: numerus semper convenit